Gli utenti sono affamati di contenuti e noi esperti di marketing non dobbiamo perdere questa occasione.

Sembra che i contenuti non ci bastino mai. Li consumiamo in continuazione, su ogni canale (siti, social, email, blog…) e utilizzando tutti i tipi di dispositivi esistenti, da laptop e telefoni a console di gioco e altoparlanti intelligenti. Stiamo cercando contenuti anche quando siamo in un negozio e andiamo alla ricerca di informazioni sui prezzi e sulle promozioni.

Ogni giorno spendiamo, mediamente, 5 ore connessi. 5 intere ore spese ad interagire con i contenuti messi a disposizione dai brand. C’è addirittura una fetta del 17% che spende una media di 12 ore al giorno connessa. A rivelarlo è un report di content management divulgato da Adobe.

Cosa vuol dire per noi marketers tutto questo? 
Che oggi è fondamentale mantenere l’attenzione dei nostri clienti con contenuti rilevanti pronti ad aspettarli dove e quando ne hanno bisogno per soddisfare al meglio e subito le loro necessità.

Ma quali caratteristiche deve avere un contenuto rilevante? 

Per capirlo, dobbiamo rispondere prima ad alcune domande preliminari, per esempio: quali device usano maggiormente le persone nel 2020? Quali contenuti preferiscono? 

In questo articolo risponderemo a queste domande sulla base dei dati emersi nel report di Adobe. L’obiettivo è costruire una strategia di content marketing capace di agganciare e stringere relazioni durature con gli utenti. E non solo nel 2020.

Tutti con i cellulari in mano.

E i computer. La maggior parte di noi infatti li possiede entrambi e li usa principalmente per navigare su internet e interagire con i contenuti messi a disposizione dai vari brand. Attenzione però: gaming console, home assistants, tv streaming sono tutti strumenti che stanno emergendo e che entro 5 anni saranno, molto probabilmente, la normalità. Se la tua azienda non è ancora pronta per questi discorsi, intanto fai in modo che il tuo design sia responsive così da offrire un’esperienza fluida e piacevole sui principali device.

Il 15% degli intervistati da Adobe trova frustrante un’esperienza che non si adatti correttamente al device utilizzato e il 27% prova rifiuto quando le pagine si caricano lentamente. Fai in modo che l’experience sia fluida sempre e ovunque.

Dropbox, nel 2018, ha dato una bellissima lezione di responsive design. Come potete vedere nell’immagine sopra (credits to Invision) non solo il colore del font cambia per adattarsi al colore di sfondo quando si passa dal desktop ai dispositivi tablet e mobile, ma anche l’immagine cambia l’orientamento.

Tenendo conto del contesto, Dropbox offre un’esperienza su misura per ogni dispositivo. Ad esempio, nel tentativo di abbassare il bounce rate, sulla versione desktop hanno inserito una piccola freccia che suggerisce di scorrere verso il basso per vedere più contenuti. La stessa freccia è assente negli altri device, poiché si presume che gli utenti scorreranno naturalmente su un dispositivo touchscreen. Allo stesso modo, il loro modulo di registrazione è visibile su desktop, ma è nascosto dietro il pulsante di invito all’azione (Sign up for free) su tablet e dispositivi mobili, dove lo spazio è limitato.

A far cosa? A guardare video? 

Sì, perché il report di Adobe mostra come i video siano la tipologia di contenuti preferita dagli utenti nel 2020. 

Film, serie, video e musica continuano a far sognare generazioni di persone, specialmente la generazione Z che proprio non può farne a meno. Un esempio lampante è Tik Tok, il cui format content first ha raggiunto milioni di persone e in pochissimo tempo.

Quindi, ricordati di produrre contenuti video per il tuo sito, App, blog o pagina social. 

Potresti esplorare le Web Stories ad esempio. 

Sono molto simili alle loro sorelle sui social media e facilmente implementabili, grazie ad un plugin scaricabile sul cms più famoso al mondo: wordpress.

Ci sono diversi template di partenza, un editor visivo drag-and-drop (con animazioni, testi, link, immagini, video, ecc) ed un sistema di preview and share nativo.

Sono ottime per fare “visual storytelling for the open web”, come si legge sul sito ufficiale del progetto, e per dare ai siti che pubblicano contenuti (per lo più informativi) un format mobile-focused per servire notizie “in maniera visualmente ricca” e tap-through. 

Un buon modo per presentare i contenuti, stuzzicare l’attenzione del lettore e realizzare una conversione sul proprio sito web!

Quali caratteristiche deve avere un contenuto?

Un design piacevole, immagini sorprendenti ed emozioni positive sono sicuramente caratteristiche importanti per una customer experience memorabile, ma i contenuti devono essere prima di tutto accurateinformativi e semplici

Quando un utente raggiunge il tuo sito per risolvere un problema o soddisfare una necessità, deve essere subito chiaro cosa puoi fare per lui. Se non sei in grado di spiegare cosa faicosa offri in pochissimi secondi, l’utente lascerà il tuo sito per andare altrove. Quindi, sii sempre conciso, chiaro e breve nei tuoi messaggi.

I tuoi copy devono essere comprensibili da tutti per cui usa parole semplicifrasi corte e bullet point per aumentare la leggibilità. 

Spiega cosa fai nei primissimi secondi con poche parole: non appena atterra, l’utente deve capire cosa otterrà da te. Quindi non spiegare gli strumenti che dai, ma il risultato che l’utente otterrà

Ad esempio, non dire:  “Ehy, guarda cosa ti aspetta” nel titolo e “Scopri X, il nuovo portale per acquisire competenze in ambito digital marketing.” nel sottotitolo. Così non fai capire il valore aggiunto del tuo servizio e il tuo target non si sentirebbe coinvolto.

Meglio dire: “Sei pronto a massimizzare le tue vendite?” (risultato) nel titolo e “Scopri migliaia di tattiche scritte dai migliori esperti di digital marketing e aumenta le tue performance.” (lo strumento che fornisci) nel sottotitolo. Alla fine, concludi con una CTA capace di anticipare il vantaggio dell’azione che sta per compiere l’utente: “Prova gratis 30 giorni”, per esempio. In questo modo riusciresti a intercettare molto velocemente i bisogni del tuo target, offrendo loro un contenuto di valore.

Il 5% ha dichiarato anche di volere contenuti personalizzati sulla base delle proprie preferenze e abitudini di acquisto. Sempre secondo la ricerca di Adobe, le persone che ricevono contenuti rilevanti sono più propense ad aprirli immediatamente e a finalizzare un acquisto. Ma non solo…

Penserai: ma solo il 5% degli intervistati vuole contenuti personalizzati? 

Sì, perché “La personalizzazione, se eseguita davvero bene, non viene notata, il che potrebbe essere il motivo per cui le persone danno alla personalizzazione un’importanza da moderata a bassa”, spiega Lori Reiser, consulente principale di Advanis. 

Nonostante ciò, quando i marchi forniscono i contenuti giusti al momento giusto, i consumatori hanno maggiori probabilità di vivere un’esperienza positiva con il brand.

Attenzione: a tutto c’è un limite! Le persone intervistate da Adobe affermano di provare frustrazione nel ricevere milioni di email dopo un acquisto, piuttosto che pop up e Ads ovunque e in qualsiasi contesto. L’82% dichiara di voler sospendere le proprie relazioni con un brand se questo supera il limite con un’esperienza personalizzata al limite dello stalking.

E per favore… give something to get something! 

Le persone sono felici di lasciare i loro dati, ma in cambio di una esperienza davvero rilevante. Il 60% degli intervistati dichiara di abbandonare un sito se l’experience è monotona  e i contenuti fuori contesto.

Insomma, gli spunti su cui lavorare sono tanti. Tenerli in conto è vitale per offrire esperienze gradevoli e costruire relazioni durature con il tuo target.

Link al content management report di Adobe:https://www.adobe.com/content/dam/www/us/en/experience-manager/pdfs/content-management-report-2020.pdf